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22.6.13

there's nothing else I'm needin' now


- Ci siamo preoccupati.
- Sto bene.
- Non rispondi da settimane, Paul.
- Ero occupato.
- Sono dovuto venire qui per assicurarmi che fossi vivo.
- Sembri papà.
- Vai all'inferno.
- Ireen come sta?
- Preoccupata, come tutti.
- Non c'è niente di cui preoccuparsi.
- Hai ricominciato a bere?
- ...
- Hai ricominciato a bere. E sento la puzza di fumo a questa distanza.
- Sto bene, Joel.
- Ho bisogno che tu venga con me, Paul, devi tornare in clinica e hai bisogno di qualcuno che ti ci tenga.
- Come potrei non adorare l'idea di spendere un altro mese intero in compagnia di tossici e sesso-dipendenti...
- Parla l'alcolizzato polemico...
- Cinquantenni che si iniettano switch disconosciute dai figli e giovanissime commesse bionde che raccontano in lacrime di quando hanno svuotato la quarta carta di credito perché non riuscivano proprio a dire di no al nuovo paio di stivali TechWear...
- Paul, ascoltami.
- Non faccio altro.
- Smettila di giocare, non puoi permetterlo. Ti sei dimenticato l'anno scorso? Il tuo cuore funziona come quello di un settantenne.
- Gentile.
- Devi sentirtelo dire: se continui così finirai nella tomba prima di papà. Io dovrò spiegare ai miei figli come è morto loro zio, e Ireen dovrà fare lo stesso con Indrani.
- Come sta?
- Indrani?
- Sì.
- Sta bene. Sta bene, compie due anni il mese prossimo. Ireen sperava di vederti per il compleanno.
- Samuel e Yan?
- I loro, di compleanni, li hai già persi.
- Ma ho comprato i regali... ce li ho qui da qualche parte, dovresti prenderli prima di andartene.
- Mi stai cacciando?
- Si sta facendo tardi.
- Non puoi restare qui da solo.
- Ho quarant'anni, Joel, se mi prenderà un colpo tu e tutti gli altri siete esentati dai sensi di colpa, okay?
- Ti faccio i bagagli. Ce l'hai una borsa, qualcosa...
- A meno che tu non voglia metterci dentro anche me e trascinarmi...
- Uno zaino? Una tovaglia in cui avvolgere le tue cose?
- Le tovaglie sono un'invenzione arist--
- Tai ma de, Paul! Zhukou hé gen wo lài!
- Likai wo, Joel.
- Chiama qualcuno, almeno. Fai qualcosa, Paul. Perché non provi a ricontattare Pan? I 'Versalisti della tua generazione passano il tempo nelle cortex news, hanno agganci giusti. Se lo chiami ti troverà qualcosa da fare.
- Ho qualcosa da fare.
- Qualcosa che ti obblighi ad alzarti la mattina e che non ti tiri più in basso di quanto tu non stia già.
- Hai sempre buone parole per me, dà-ge.
- Alcuni insegnano nelle università dell'Alleanza, Paul. Devo ricordarti com'eri conciato qualche mese fa, per il movimento? Forse è ora di iniziare a pretendere qualcosa indietro.
- Tra poco saranno dieci anni dall'inizio del movimento.
- Appunto.
- Non posso tornare nel movimento.
- Perché?
- Perché sono tutti più intelligenti di me.
- Paul, wèishéme?
- Dimmelo tu perché, Joel. Abbiamo vinto la guerra e abbiamo perso il rim. Il rim... diciamo così. Diciamo che non ho voglia di farmi ammazzare di botte in un pianeta periferico del cazzo perché mi sono fermato a fumare una sigaretta. I'm done with that shit. Ho quarant'anni, a un certo punto uno capisce dove non ha più posto.
- Ma non dovresti stare solo.
- Solo sto benissimo.
- Hai più sentito Amy?
- Bù.
- Ni yào sha si zìji.
- Se anche fosse, rimane una mia scelta.

Joel fa un passo indietro e china il capo. Inspira a fondo. Si sistema il bel cappotto nero ed esce dall'appartamento. Richiude la porta alle spalle. Paul si spinge in avanti sul vecchio divano sfondato e seleziona, tra le tante vuote, una bottiglia di whisky con ancora qualcosa da dare.


2.6.13

Fengjing (landscapes)


Serie 1

Il primo gruppo è composto da cinque tele alte poco più di un metro, semi-holografiche (in cui, cioè, l'immagine viene proiettata a pochi centimetri dalla "tela" stessa), che presentano variazioni cromatiche su immagini aeree di campi coltivati. Ogni tela compie un ciclo di circa ventiquattro ore che riproduce le variazioni di colore e luce dovute al cambiamento della posizione del sole nei vari periodi della giornata, ognuna in base al gruppo cromatico utilizzato per la singola tela. Il "ciclo" dura ventiquattro ore e non può essere accelerato né rallentato.

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Serie 2

La seconda serie è composta anch'essa da tele semi-holografiche, sette in tutto, il cui lato più arriva ai 150 centimetri. A due pollici dalla tela sono proiettate, in alta definizione, delle foto che ritraggono dei paesaggi tipici di Greenfield. La parte inferiore di ognuna di esse è fissa (quella che ritrae il terreno e gli oggetti ad esso ancorato), mentre la parte superiore (il cielo) è mobile, lavorata in modo da riprodurre particolari effetti di luce che si incastrano con una deformazione astratta delle immagini. Ogni movimento dei cieli è parte di un ciclo che muta e cambia in un tempo totale di due ore, per poi ricominciare dall'inizio.

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(originals by Kendra Zvonik and Matt Molloy)