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23.11.13

space remnants


Space Remnants
Interactive Paint su tela speciale
altezza: 1.5 m
larghezza: 4.5 m

"Space Remnants" è un quadro realizzato con pittura interattiva, brevetto di Paul Carraway per la Blue Sun. Per realizzarlo sono stati utilizzati tre tipi di Interactive Paint diverse: la prima passata è stata fatta con una vernice sottile, dai toni scuri e brillanti, le cui variazioni riguardano la luminosità della vernice stessa e l'apparizione, in base al campo magnetico della persona che osserva, di punti di luce fredda più brillanti (simili a stelle). Per la seconda passata è stata utilizzata una vernice pastosa, liquida, dalla presa rapida e con un alto fattore di mobilità: i suoi toni variano dal bianco al marrone chiaro, passando per un rosa molto opaco. Seppur la sua variazione cromatica sia poco rilevante, questa vernice è quella che più di tutte le altre si muove sopra la tela, creando forme ed effetti particolari e trascinando con sé anche la terza mano: l'ultimo tipo di Interactive Paint, infatti, è particolarmente granulosa, dà l'effetto di rilievo dai toni rocciosi sulla tela e, tra le sue proprietà, ha quella di accentuare i toni sottostanti, assumendo quindi colorazioni che possono variare più nettamente: nero, grigio scuro, rosa, violaceo, indaco, grigio chiaro, rosso carminio, grigio-azzurro opaco. 

Il quadro è stato realizzato da Paul Carraway e regalato ad Anya Krushenko ed Edan Dartley in occasione del loro matrimonio.


21.11.13

unsteady in the light



Infermeria del cargo classe firefly Baihu, 2505. Victory.


- Oh, mi senti?
- ...
- Ragazzo, Cristo santissimo, mi senti?
- Zhè shì zěnme huí shì.
- In inglese, ragazzo.
- ' the hell happened?
- E' successo che tra un po' vai a fuoco, ecco che è successo.

Paul sgrana gli occhi, la luce bianca dell'infermeria glieli fa lacrimare. Prova a muoversi, ma viene sorpreso da un dolore lancinante all'altezza del petto. Si stende di nuovo, gemendo.

- Aye, gran bella idea che hai avuto, gran bella cazzo di idea. La cicatrice ti resterà per tutta la vita, dice il dottore.
- La ragazza?
- Che ragazza?
- La ragazza, quella che era... la ragazza.
- La strega, intendi.
- E' morta?
- Lo era parecchio prima che decidessi di provare a ripescarla da una pira accesa, ragazzo.
- Shit.
- Una cosa vi avevo detto: non ficcatevi nei guai. Non date nell'occhio, sant'iddio.
- Fuck you.
- Fuck me?
- Yeah. Fuck you. Nǐ tā mā de húndàn, nǐ hé nǐ tā mā de fēngkuáng.
- English, boy.
- Ho detto bastardo te e la tua testa di merda. Siete pazzi.
- Non le brucio io le streghe, ragazzo. 
- Stavi lì a guardare.
- E che dovevo fare, farmi bruciare con lei?
- Sparare a quello che ha acceso la pira, per iniziare.
- E poi a tutti gli altri.
- Uno per educarne cento.
- La stessa cosa che dicono loro.
- Fuck you and fuck your cultural relativism. 
- Fancy talk for a fancy man. 
- Fuck you.
- Ti scarichiamo a Duankou, ragazzo. Non che non mi sia affezionato, ma colpi di testa dei tuoi sono proprio il tipo di cose che complicano gli affari semplici. E un equipaggio deve pur mangiare.
- Strozzatevici.
- Hope you'll feel better soon.
- Non era morta.
- Mh?

Paul ripesca con lo sguardo pieno di lacrime e rabbia la figura del suo capitano, sulla porta.

- I morti non gridano.

origami #2 - spread-winged swan




14.11.13

Lights Out


"Lights Out" è un'installazione holografica. Posizionata attualmente nei giardini della prestigiosa Shouye di Capital City, si tratta di una stanza dimensioni medie, con pareti interne coperte da specchi riflettenti e con dei proiettori holografici nascosti installati lungo tutto il perimetro del pavimento e del soffitto.

Lo spettatore è inviato a entrarvi da solo, o al massimo in coppia. Non appena entrato, si troverà nella stanza con una luce soffusa, che si affievolirà fino a spegnersi. Non appena sarà buio, nella sala si diffonderà una musica che accompagnerà l'intera esperienza.



In tutta la sala inizieranno ad apparire, sospese a mezz'aria, sfere luminescenti immobili. Si attesteranno su colori tenui: celeste opaco, arancione spento. Le sfere saranno di dimensioni diverse: le più grandi saranno paragonabili a una pallina da golf, le più piccole sembreranno lucciole colorate.



Le luci inizieranno a muoversi in maniera apparentemente casuale. Le sfere più grandi si affievoliranno, alcune delle più piccole si uniranno tra loro espandendosi. I colori cambieranno in maniera graduale, diventeranno più uniformi.


I toni continueranno a cambiare. I colori diventeranno più caldi, il movimento delle luci, il loro scontro, fusione, separazione, saranno più rapidi e confusi, difficile da seguire...





... fino ad arrivare a un turbinio vorticoso, un vortice di luci di un blu/violaceo acceso che precipitano lungo direttrici scoscese e immaginarie.



E proprio quando sembrerà che tutta quella luce debba scoppiare, in corrispondenza di un crescendo della colonna sonora, ogni cosa si spegnerà: la musica, tutte le luci. Lasciando lo spettatore completamente al buio.



12.11.13

drawing - Sophia Mannfield



Sophia Mannfield - 2515