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14.9.13

how he recklessly throws something in a pit every night



Gli occhi bruni gli si confondono in testa. Gli occhi bruni e i capelli color miele, la pelle chiara, le labbra rosa, i denti dritti. I denti dritti e bianchi, il primo segno di benessere economico nei mondi civilizzati. I Carraway non hanno denti dritti né bianchi. I Jones ce li avevano tutti, invece: candidi come porcellana, in file precise e speculari, brillanti. Anche i Mannfield devono essere così. Sophia e Amy si incrociano nella memoria. Ha visto il tenente alleato pochi giorni prima, ma miss Jones non la vede da mesi. Eppure il ricordo non è meno vivido.

Sophia deve essersene resa conto - lui riflette steso sulla branda della Lady Hawk lanciata nello spazio, prua rivolta a Clackline. Profuma di whisky - perché il whisky per lui profuma - e si Skyscrapers Economy comprate in grandi quantità a Hall Point. Quando all'enorme bazaar un ragazzino l'ha avvicinato per chiedergli se volesse qualcosa di un po' più forte, invece di sconvolgersi e ritrarsi gli ha chiesto cosa aveva e a quanto la vendeva. Si chiama black hole, gli aveva risposto lui, e ti butta negli angoli neri del tuo cervello, ed è come se vivessi quella roba che nessuna ragazza ti fa fare. Aveva l'aspetto di qualcosa che costava troppo.

Sophia (riprendere il filo dei pensieri è sempre complicato quando ogni secondo solo con te stesso produce mille spaghi diversi di colori tutti simili) Sophia deve essersene resa conto. Neanche lui è particolarmente in grado di rintracciare i motivi della sua vigliaccheria, ma ogni tanto (dall'ultimo incontro, specialmente) gli viene in mente qualcosa di correlato. Non era bravo ad ordinare i propri pensieri neanche da sobrio, e forse beve così tanto perché solo nel caos si sente a proprio agio. Beve. Si è sempre chiesto come fosse soffocare nel proprio vomito.

Deve essersene resa conto, insomma. L'ha sfiorato (questo lo ricorda) e lui ha fatto finta di non rendersene conto, di non capire. E' stato perché il rispetto che lei ha manifestato verso il suo lavoro l'ha scombussolato un po', forse. E' stato perché tanta ammirazione lo lusinga e non voleva rovinarla. No, no. E' stato perché lei è così bella, e giovane, e piena di convinzione, e lui è amareggiato e vuoto, e la bellezza non lo placa più: ci riesce solo l'alcol. No, giura a se stesso di non essere capace di tanto altruismo, di tanta generosità. E' una cosa più da codardi, più da miserabili. Il pusillanime che a trent'anni era già troppo debole e malato per passare una banale visita medica di arruolamento, ma che ha trovato l'energia di andare a predicare agli altri di scendere in guerra e morire in battaglia per qualcosa in cui vorrebbe smettere di credere adesso. Adesso smetterò di farmi divorare e diventerò una persona normale con pretese normali e convinzioni mediocri. Anche nel desiderio di quiete è un fottuto arrogante, si ripete.

E' probabilmente perché somiglia troppo ad Amy, e non sarebbe giusto. Per lei. No, no, di nuovo: per se stesso. Per non dover sentirsi di nuovo un cane preso a calci. Un vigliacco, un codardo, un beone incapace di reagire. Un debole. Affonda nella consapevolezza, e se è questo soffocare lasciatemi soffocare per il resto della mia vita, lasciatemi nel limbo che mi merito.


Il limbo che mi merito. Come può biasimarla. Biasimarle. Come può essere meno che spaventato ogni volta che gli cade lo sguardo in un paio di occhi nocciola. Come poteva aver dimenticato il finale di uno dei grandi classici del Core, il loro preferito. Come aveva potuto dimenticare la rovinosa caduta del protagonista e la splendida protagonista salva, dopo che gliel'aveva sussurrato all'orecchio (la prima volta erano sotto lenzuola scivolose e lei gli aveva detto sulle labbra I wish I'd done everything on earth with you).


Una barca contro la corrente. Potrebbe morire domani e l'unica cosa che si conquisterebbe sarebbe un trafiletto su 'VERSE. Amy, lei è sempre stata destinata a grandi cose. Amy, mentre io, io sono sempre stato quello destinato a morire giovane. Ma ormai non sono neanche più così giovane.

Un giorno, un anno, una vita intera. Si addormenta e fa sogni in cui le guarda bruciare inerte, inerme. Sul rogo bruciano i capelli color miele di Sophia, bruciano la pelle chiara di Amy e il filo di perle che le aveva regalato il suo uomo prima di lui. Bruciano Anya e il drago inciso nella guancia, brucia Ireen e bruciano Eleanor e sua madre, e bruciano Rachel e Ju e Cate, Ming Li e Lelaine Blackwood, e tutte le donne che hanno anche solo sfiorato la sua vita, condividendo il suo letto o chiedendogli informazioni per strada.

Nel fuoco c'è rinascita, ha letto da qualche parte. Sta aspettando da allora.